"The system bang me right here": ostacoli e opportunità fra le strade di Freetown e oltre

Autori

  • Mats Utas

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2015296%25p

Parole chiave:

Antropologia, etnografia, guerra, Sierra Leone, Free Town

Abstract

Quest’articolo tratta della vita in un angolo di strada nel centro di Freetown (Sierra Leone). Dopo una guerra civile durata dieci anni, molti di quelli che si arrabattano in quest’area sono ex-combattenti. In particolare, mi concentro sulle forme di coesione sociale, sulle strutture di relazioni alternative, sulle reti sociali e sui mezzi creativi impiegati nella sopravvivenza quotidiana e nella mobilità sociale. Sebbene le rivendicazioni tipiche dei dwellers di strada possano suggerire che essi siano vittime del sistema, impantanate per sempre nella marginalità, un’analisi più a lungo termine mostra che non è sempre così. In ogni caso, si tratta di una vita dura.

Biografia autore

Mats Utas

Mats Utas è professore associato presso il Dipartimento di Antropologia Culturale ed Etnologia dell’Università di Uppsala e ricercatore senior del Nordic Africa Institute. Ha pubblicato numerosi articoli e saggi sui bambini soldato, sulle politiche e le economie informali, sui media, sui rifugiati e su questioni di genere in contesti di guerra e conflitto. Ha indagato inoltre le vite di strada e le forme alternative di organizzazione nei centri urbani. Ha condotto ricerche etnografiche in Liberia, Sierra Leone, Ghana, Costa d’Avorio e in Somalia. Tra le sue pubblicazioni si ricorda la curatela “African Conflicts and Informal Power: Big Men and Networks” (2012, Zed Books). 

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Pubblicato

2015-03-16

Fascicolo

Sezione

Articoli