TY - JOUR AU - Broglia, Ludovica AU - Calabrese, Stefano PY - 2022/12/07 Y2 - 2024/03/29 TI - Il linguaggio adamitico delle immagini : Riflessioni narratologiche sul disegno sequenziale dei bambini JF - Comparatismi JA - C VL - IS - 7 SE - Saggi DO - 10.14672/20222066 UR - https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/comparatismi/article/view/2066 SP - AB - <div><p class="Capoverso">Sin dalla prima infanzia, comprendiamo la realtà a partire dal codice visivo e gradualmente linkiamo i concetti acquisiti alle etichette verbali. È questa consapevolezza che ha portato la comunità scientifica a riconoscere il disegno in età infantile sia come strumento che consente di rivelare la realtà percepita sia come attività che potenzia l’evoluzione cognitiva. Nella classica prospettiva intellettuale di Luquet i bambini sarebbero in grado di disegnare ciò che riescono a rappresentare a livello cognitivo, mentre secondo l’approccio estetico di Rhoda Kellogg i primi scarabocchi sarebbero guidati dal piacere visivo. I più recenti studi internazionali di psicologia evolutiva hanno descritto le abilità cognitive coinvolte nelle attività di rappresentazione grafica e al tempo stesso la lenta ma inesorabile evoluzione delle competenze espressive, necessarie per veicolare significati attraverso i visual clues. Attualmente la narratologia può offrire un quadro più completo, spiegando ad esempio le modalità di inserimento dei personaggi, la costruzione del setting e le strategie grafiche. In particolare, il disegno sequenziale costituisce lo strumento privilegiato che consente ai bambini di selezionare un evento, di progettarlo secondo un’evoluzione temporale e di segmentarlo graficamente in più frames. Progettazione, memoria e mind reading sono solamente alcune delle competenze chiamate in causa.</p></div> ER -