Cronache dell’abitare. Pratiche di costruzione informale e rialloggiamento forzato nel quartiere Santa Filomena (Lisbona)

Autori

  • Giacomo Pozzi Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada20171179%25p

Parole chiave:

abitare, attivismo, informalità, rialloggiamento, Portogallo

Abstract

L’articolo analizza complesse pratiche politiche emerse a seguito dell’implementazione di un programma di rialloggiamento governativo in un quartiere informale situato nell’Area Metropolitana di Lisbona (Portogallo). Il programma è stato formulato con l’intento di demolire i quartieri informali dell’area e rialloggiare i residenti in edifici di edilizia residenziale pubblica. A livello programmatico il progetto inquadra la questione dell’informalità abitativa e della segregazione sociale, etnica e spaziale come una “piaga sociale”. A vent’anni dalla sua formulazione originaria, l’attuale implementazione ha prodotto complesse dinamiche di adattamento e resistenza agite dagli abitanti, in maggioranza migranti di origine capoverdiana. Basato su una ricerca etnografica condotta tra il 2013 e il 2014, questo articolo mostra, da un lato, il processo storico e socio-politico di costruzione del quartiere Santa Filomena (Amadora); dall’altro lato, le dinamiche di slum clearence adottate dalle istituzioni locali. Sostengo che questi processi abbiano proceduto dialetticamente nell’area studiata, sul confine tra legalità e illegalità e formalità e informalità.

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Pubblicato

2017-04-27

Fascicolo

Sezione

Articoli