Introduzione

Autori

  • Mauro Van Aken

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2005120%25p

Abstract

Espulsi in 35 senza poter chiedere asilo politico perché salvati in pieno mar Mediterraneo da una nave tedesca e condotti da questa verso le coste italiane: un precedente pericoloso, questo dell’estate italiana del 2004 nella lotta all’immigrazione clandestina, da evitare e censurare immediatamente con l’espulsione dei “clandestini” e l’arresto, temporaneo, del capitano della nave e presidente della ONG Cap Anamur. Questo caso, uno dei numerosi che fanno del Mediterraneo uno dei cimiteri più invisibili e oggi zona ad alto livello di sicurezza, rivela già quanto il salvataggio e i diritti di asilo siano imbricati nell’ordine dell’appartenenza nazionale, nel suo includere e rigettare, nella sua produzione inevitabile e implicita di “umanità in esubero”. La liminarità del mare non è qui solo metafora, ma il paesaggio di una popolazione che non trova più protezione e diritti nell’ordine nazionale.

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