L’amor come stile culturale. Auto-poiesi e strategie emozionali tra i giovani di Bubaque, Guinea Bissau
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada2005135%25pAbstract
L’antropologia delle emozioni è legata in prevalenza a contesti etnografici descritti, direbbero Gupta e Ferguson (a cura, 1997), come “campi puri”. La maggior parte degli antropologi che lavora sulle emozioni, ha osservato William Reddy (1999, p. 256), utilizzano nelle loro etnografie il presente etnografico e si avvalgono di generalizzazioni che si fondano implicitamente su una concezione dei contesti culturali come ambiti di significati articolati logicamente in un sistema e segnati da confini precisi. Anche quando viene riconosciuta una molteplicità di discorsi contrastanti sulle emozioni, come nell’analisi di Lila Abu-Lughod (1986) delle performance emozionali tra i beduini awlad’ ali, l’ordine culturale all’interno del quale queste collisioni discorsive vengono comunque orchestrate getta un fondato sospetto sull’utilizzabilità degli strumenti di analisi proposti nel “manifesto” di Abu-Lughod e Lutz (a cura, 1990) in contesti meno puri o, forse, meno purificati.##submission.downloads##
Fascicolo
Sezione
Articoli
Licenza
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.