Genocidio e violenza di genere in Rwanda, 1994

Autori

  • Brooke Grundfest Schoepf

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2006149%25p

Abstract

All’interno delle arene nazionali e internazionali, l’intensa copertura mediatica della violenza privilegia alcuni discorsi e ne mette a tacere altri. In Rwanda, quasi un milione di persone, sia tutsi che hutu, fu ucciso in tre mesi a partire dall’aprile 1994. Mentre il mondo assisteva alla brutale carneficina, le Nazioni Unite ritiravano la propria forza di pace e i governi stranieri mandavano truppe paramilitari per evacuare i propri connazionali. I media occidentali adottarono figure retoriche ben note come quelle di “violenza tribale” e di “odi etnici secolari” per spiegare questa brutalità. Un’altra nazione africana era “piombata nell’anarchia”.

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