Dal caos alla ricostruzione di una comunità della costa atlantica colombiana

Autori

  • Giovanni Conte

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2015301%25p

Parole chiave:

Antropologia, etnografia, guerra, trauma, Colombia

Abstract

Nel 2000 El Salado, una municipalità del Carmen de Bolivar nella regione dei Monti di Maria sulla costa settentrionale della Colombia, è stato il teatro di un sanguinoso massacro. Il terrore, la morte, il trauma e il conseguente sfollamento hanno comportato la corrosione dei progetti sociali dei saladeros. La ricollocazione in città e il successivo ritorno alla comunità hanno dato vita alla ricostruzione dei progetti sociali e a una riconfigurazione di ruoli tradizionali di genere. In questo processo un’associazione di donne è stata la protagonista principale. Questa fase non è stata priva di elementi di frammentazione, sia per la comunità sia per il ciclo di vita. Nella storia del Salado, in tempi diversi, hanno prevalso fattori di distruzione e momenti di ricostruzione in cui la creatività e la resilienza hanno fornito risposte forti agli agenti di devastazione.

Biografia autore

Giovanni Conte

Giovanni Conte vive da dieci anni in Colombia. È politologo laureato presso l’Università Statale di Bologna e ha portato a termine un master in antropologia culturale presso l’Università de Los Andes di Bogotà (Colombia). Il suo interesse antropologico si è rivolto inizialmente alla relazione tra violenza, trauma collettivo e resilienza nel contesto della costa atlantica colombiana. Successivamente ha spostato il suo interesse etnografico verso i  processi transculturali delle comunità indigene nella regione dell’Orinoco colombiano, in relazione all’entrata in questi territori delle multinazionali del petrolio. Oggi vive nella Sierra Nevada di Santa Marta (Colombia) dove lavora come ricercatore e guida in luoghi di grande interesse antropologico e archeologico.

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Pubblicato

2015-03-16

Fascicolo

Sezione

Articoli