Saperi del ferro in Lombardia: il senso del lavoro, l’utilità degli oggetti. Una ricerca antropologica tra fabbri e maniscalchi

Autori

  • Lidia Calderoli

DOI:

https://doi.org/10.14672/ada2015379%25p

Parole chiave:

lavoro del ferro, fabbro, maniscalco, valori, aspetti simbolici

Abstract

L’interrogativo principale di questo saggio riguarda “il senso del lavoro” per le persone che lo svolgono. Più in particolare questo studio vuole approfondire la relazione tra gli artigiani del ferro e gli oggetti che essi fabbricano, per vedere se il valore che essi attribuiscono loro sia connesso, e in quale modo, al valore e al senso ultimo della propria attività. Nella produzione del ferro battuto, degli utensili agricoli e dei ferri di cavallo, l’avvento della produzione industriale ha modificato il lavoro. Riccioli applicati, ferri di cavallo industriali, vanghe prodotte al laminatoio o con gli stampi ne sono un esempio. Tuttavia la parcellizzazione e meccanizzazione del lavoro non ha eliminato il lavoro dell’artigiano, in quanto assemblatore da una parte, in quanto ideatore di artefatti dall’altra e infine in quanto innovatore tecnico.

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