I diavoli e Dante: paura, identità e “sconfinamenti”

Autori

  • Paolo Pizzimento

DOI:

https://doi.org/10.14672/20232294

Parole chiave:

Divina Commedia, Paura, Identità, Dinamiche del desiderio

Abstract

Il presente articolo tenta di analizzare la paura e l’angoscia che emergono in due gruppi di canti della Divina Commedia: la “tragedia” alle porte di Dite (Inf. VIII-IX) e la “commedia” o “farsa” della quinta Bolgia (Inf. XXI-XXIII), nei quali le emozioni di Dante e Virgilio, che subiscono le aggressioni dei diavoli, giocano un ruolo centrale nella narrazione. Se da un punto di vista teologico l’esperienza della paura indica il rischio per l’agens di cedere a una peccaminosa disperazione della Salvezza, si può tentare di una lettura più sottile dei due episodi: su un piano più specificamente filosofico, infatti, la paura sembra costituire una situazione emotiva attraverso la quale l’agens può, in termini heideggeriani, aprirsi alle proprie possibilità superiori e oltrepassare se stesso.

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Pubblicato

2023-12-09

Come citare

Pizzimento, P. (2023). I diavoli e Dante: paura, identità e “sconfinamenti”. Comparatismi, (8). https://doi.org/10.14672/20232294

Fascicolo

Sezione

Emotions!