@article{Masetti_2021, title={L’Altro e la Cosa: Italo Calvino alla luce di Lacan}, url={https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/comparatismi/article/view/1852}, DOI={10.14672/20211852}, abstractNote={<p>Scopo dell’articolo è rileggere l’opera di Calvino a partire dalle riflessioni di Lacan sul desiderio. Si considererà anzitutto il concetto di «desiderio dell’Altro», cui si lega la constatazione di una duplice mancanza, dell’Io e dell’Altro. È appunto l’inesauribilità di tale mancanza che alimenta il dinamismo dell’esistenza, la quale risulta quindi imperniata sull’assenza. Questo ci porta al secondo concetto chiave di Lacan: la «Cosa», indefinibile e perduta. Essa può essere accostata a uno stato di unità indifferenziata, che da un lato costituisce il vero oggetto del desiderio ma dall’altro suscita angoscia, minacciando i confini stessi dell’esistenza individuale. Tale ambivalenza rende necessario lo sviluppo di un’etica del desiderio, che ne valorizzi la forza generativa opponendosi alle derive del godimento.</p>}, number={6}, journal={Comparatismi}, author={Masetti, Lucia}, year={2021}, month={dic.} }