Norme redazionali

Gli autori degli articoli sono invitati ad attenersi alle norme redazionali che seguono. La redazione si occuperà di tutto ciò che non è specificato in questo documento.

Le proposte redatte senza tenere conto delle indicazioni fornite non verranno accettate.

 

1. Composizione del testo

Ogni contributo dovrà essere lungo al massimo 60.000 caratteri (spazi inclusi), bibliografia, abstract e parole chiave inclusi.

Nel complesso (italiano e inglese), l’abstract e le parole chiave non dovranno superare i  2.000 caratteri (spazi inclusi).

Si utilizzi il template disponibile al seguente link per formattare gli articoli: https://drive.google.com/file/d/1sTb6OHy5EuWMw7jl9vymnvv33cYtP2yD/view?usp=sharing.

Il testo dovrà essere scritto in carattere times new roman, corpo 11, tondo, interlinea singola. Ogni capoverso dovrà iniziare con un rientro di 0,5 cm e dovrà essere giustificato. Farà eccezione il primo capoverso di ogni paragrafo, che inizierà a filo.

Le citazioni di lunghezza inferiore alle 50 parole saranno incluse nel corpo del testo e racchiuse tra virgolette alte e doppie. Le citazioni di lunghezza superiore saranno posizionate a blocchetto: precedute e seguite da una linea bianca, in corpo 10 e rientrate di 0,5 cm a sinistra e a destra (a proprio giudizio, gli autori potranno decidere se inserire una citazione a blocchetto o nel corpo del testo anche a prescindere dal criterio delle 50 parole).

Si usino le virgolette alte doppie, oltre che per le citazioni, per i titoli di periodici.

Si usino gli apici semplici per le citazioni incluse entro altre citazioni che siano già racchiuse tra virgolette alte doppie e per segnalare che un’espressione è usata impropriamente, ‘per così dire’.

Si usi il corsivo per i titoli delle opere; per le parole straniere che non siano entrate nell’uso italiano; per le menzioni (esempio: “La parola ossibuchivori è difficilmente traducibile in inglese”); per introdurre termini tecnici (esempio: “Parlerò di articolazione per caratterizzare i sistemi simbolici notazionali”); per dare il significato di un’espressione (esempio: “La parola pravda significa verità”); e per dare enfasi.

Non si usino mai il grassetto, il sottolineato e il maiuscoletto.

Le note saranno nel piè di pagina, con numerazione progressiva, e vanno utilizzate solo per fornire ulteriori dettagli rispetto ai contenuti dell’articolo.  

Nel corpo del testo, il numero di richiamo alla nota, in esponente, sarà collocato dopo gli eventuali segni di punteggiatura. Il testo delle note sarà in times new roman, corpo 10, giustificato. I separatori di nota dovranno essere eliminati (se non si sa come procedere, li si lasci come sono: provvederà la redazione).

Le immagini dovranno avere una risoluzione minima di 300 dpi e dimensioni massime di 14,5 cm per 21,5 cm. Dovranno essere collocate nella posizione del testo in cui l’autore desidera che figurino e dovranno essere corredate delle necessarie didascalie.

Di seguito, infine, si propone la lista delle abbreviazioni usate dalla rivista: 

a. = annata

a.a. = anno accademico

a.C. = avanti Cristo

anast. = anastatico

app. = appendice

art., artt. = articolo, -i

autogr. = autografo, -i

cap., capp. = capitolo, -i

cfr. = confronta (confer)

cit., citt. = citato, -i

cod., codd. = codice, -i

col., coll. = colonna, -e

d.C. = dopo Cristo

ed., edd. = edizione, -i

f., ff. = foglio, -i

f.t. = fuori testo

facs. = facsimile

fig., figg. = figura, -e

lett. = lettera, -e

misc. = miscellanea

ms., mss. = manoscritto, -i

n., nn. = numero, -i

N.d.A. = nota dell’autore

N.d.C. = nota del curatore

N.d.E. = nota dell’editore

N.d.R. = nota del redattore

N.d.T. = nota del traduttore

n.s. = nuova serie

op., opp. = opera, -e

p., pp. = pagina, -e

par., parr., §, §§ = paragrafo, -i

r = recto (per la numerazione delle carte dei manoscritti)

sec., secc. = secolo, -i

s., ss. = seguente, -i

supra = sopra

t., tt. = tomo, -i

tab., tabb. = tabella, -e

tav., tavv. = tavola, -e

trad. = traduzione

v = verso (per la numerazione delle carte dei manoscritti)

v., vv. = verso, -i

vol., voll. = volume, -i

 

2. Citazioni e riferimenti bibliografici

Di seguito si forniscono alcune indicazioni per i riferimenti bibliografici. Per i casi che non siano coperti da queste indicazioni, gli autori sono invitati a seguire un proprio criterio coerente lungo il testo.

La rivista “Comparatismi” segue il sistema autore-data. I riferimenti dovranno essere collocati all’interno del corpo del testo dopo la citazione e tra parentesi tonde, indicando cognome dell’autore, l’anno dell’edizione consultata e eventuali pagine. Per esempio: 

  • (Calabrese, 2016, pp. 2-5).
  • (Ciotti, Roncaglia, 2000, p. 19).
  • (Derrik, Gabriel, Hungenberg, 2009, p. 352).
  • Se gli autori sono più di tre inserire solo il cognome del primo autore seguito da et al., ossia: (Laer et al., 2014, p. 800); in bibliografia andranno invece forniti tutti i cognomi degli autori.
  • Nel caso di contributi pubblicati in rete senza numero di pagina, inserire solo il cognome dell’autore e l’anno di pubblicazione del contributo, ossia: (Mendicino, 2023). Il link del contributo verrà fornito unicamente in bibliografia.

 

3. Bibliografia

3.1. Libri

Il riferimento per le voci bibliografiche da collocare a fine contributo segue questo schema: Cognome dell’autore per intero, iniziale del nome di battesimo (nel caso di più nomi di battesimo non va inserito lo spazio tra le due iniziali), anno dell’edizione consultata tra parentesi, Titolo del libro, eventuale curatore o traduttore, volume usato (se l’opera comprende più volumi), luogo di edizione, editore.

Libro di autore singolo:

  • Blasucci L. (2002), Gli oggetti di Montale, Bologna, Il Mulino.
  • Goodman N. (1976), I linguaggi dell’arte, trad. e cura di Brioschi F., Milano, Il Saggiatore.
  • Auerbach E. (1984), Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale, trad. di Romagnoli A., Hinterhauser H., Torino, Einaudi.

Libro di due o tre autori:

  • Wordsworth W., Coleridge S.T. (1990), Lyrical Ballads, Oxford, Woodstock Books.

Libro di quattro o più autori:

  • ​Plag I., Arndt-Lappe S., Braun M., Schramm M. (2007), Introduction to English Linguistics, Berlin, Mouton.

Libro per il quale convenga indicare il curatore invece che l’autore o gli autori (se per esempio si tratta di opera collettanea, o qualora non vi siano o non si conoscano gli autori):

  • ​Brioschi F., di Girolamo C. (a cura di) (1993-1996), Manuale di letteratura italiana. Storia per generi e problemi, 4 voll., Torino, Bollati Boringhieri.

Se il testo curato è in lingua inglese inserire “ed.” (un solo curatore) o “eds.” (più curatori) al posto di “a cura di”. Il nome del luogo di edizione non deve essere tradotto. Ad esempio:

  • ​​Hayes K. J. (ed.) (2013), Edgar Allan Poe in Context, Cambridge, Cambridge University Press.
  • Dawson P., Mäkelä M. (eds.) (2022), The Routledge Companion to Narrative Theory, London-New York, Routledge.

Se il testo curato è in lingua francese  inserire “éd.” (un solo curatore) o “édd.” (più curatori) al posto di “a cura di”. Il nome del luogo di edizione non deve essere tradotto.

  • Nyenyezi B. (éd.) (2020), Néolibéralisme et subjectivités. Michel Foucault à l’épreuve de la globalisation, Louvain-La-Neuve, Presses Universitaires, 2020.
  • Pier J., Schaeffer J.M. (édd.) (2005), Métalepse. Entorses au pacte de la fiction, Paris, Seuil.

Se il testo curato è in lingua tedesco inserire “hg.” (un solo curatore) o “hgg.” (più curatori) al posto di “a cura di”. Il nome del luogo di edizione non deve essere tradotto.

  • Gente P. (hg.) (2004), Foucault und die Künste, Frankfurt am Main, Suhrkamp.
  • Ricken N., Rieger-Ladich M. (hgg.) (2004), Michel Foucault, Pädagogische Lektüren, Wiesbaden, Verlag für Sozialwissenschaften.

Libro che per autore abbia un’istituzione o un’organizzazione:

  • National Research Council (2000), Beyond Six Billion: Forecasting the World’s Population, Washington, Natl. Acad.

 

3.2. Saggi o contributi contenuti in libri

Il riferimento per le voci bibliografiche da collocare a fine contributo segue questo schema: Cognome dell’autore per intero, iniziale del nome di battesimo  (nel caso di più nomi di battesimo non va inserito lo spazio tra le due iniziali), anno dell’edizione consultata tra parentesi, Titolo del contributo,  cognome per intero e iniziale del nome di battesimo del curatore del libro, Titolo del libro, traduttore, volume usato (se il libro comprende più volumi), luogo di edizione, editore, pagine del contributo.

Contributo contenuto in libro dello stesso autore:

  • Barthes R. (1988), Dall’opera al testo, in Id., Il brusio della lingua, trad. di  Bellotto B., Torino, Einaudi, pp. 57-64. 

Contributo contenuto in opera collettanea:

  • Neri L. (2007), Il ri-uso: condizione del discorso retorico, in Esposito E. (a cura di), Sul ri-uso. Pratiche del testo e teoria della letteratura, Milano, FrancoAngeli, pp. 11-24.

Prefazione, introduzione o postfazione a un’opera:

  • Coetzee J.M. (2001), Introduzione a Robert Musil, The Confusions of Young Törless, trad. di Whiteside S., New York, Penguin, pp. v-xiii.

 

3.3. Articoli pubblicati su periodici a stampa

Il riferimento per le voci bibliografiche da collocare a fine contributo segue questo schema: Cognome dell’autore per intero, iniziale del nome di battesimo  (nel caso di più nomi di battesimo non va inserito lo spazio tra le due iniziali), anno di pubblicazione tra parentesi, Titolo dell’articolo, “Titolo del periodico”, volume, numero, pagine.

Articolo pubblicato su un periodico accademico a stampa:

  • Blasucci L. (2002), Percorso di un tema montaliano: il tempo, “Italianistica”, 2, 3, pp. 35-49. 

Articolo pubblicato su un quotidiano:

  • Perrier J.-L. (1997), La vie artistique de Budapest perturbée par la loi du marché, “Le monde”, 26 febbraio, p. 28.

Recensione:

  • Bonura G. (2010), recensione di Il cerchio imperfetto. Lettere 1946-1954, di Saba U., Sereni V., a cura di Gibellini C., “Allegoria”, 62, luglio-dicembre, p. 173.

 

3.4. Articoli pubblicati su periodici on-line

Il riferimento per le voci bibliografiche da collocare a fine contributo  segue questo schema: Cognome dell’autore per intero, iniziale del nome di battesimo  (nel caso di più nomi di battesimo non va inserito lo spazio tra le due iniziali), anno di pubblicazione tra parentesi, Titolo dell’articolo, “Titolo del periodico”, volume, numero, pagine (eventuali),informazioni aggiuntive (eventualmente, l’url completo della pubblicazione),  data dell’ultimo accesso.

Articolo pubblicato su un periodico accademico on-line:

Articolo pubblicato su un quotidiano on-line:

Articolo pubblicato su un mensile on-line:

 

3.5. Atti di convegno

Fare riferimento alle indicazioni fornite al  paragrafo 2.1 e/o 2.2.

 

3.6. Altre opere o fonti

Voce di enciclopedia:

  • Jödicke A. (2007), Alchemy, in  Betz, H.D., Browning D.S., Janowski B., Jüngel E. (eds.), Religion Past and Present: Encyclopedia of Theology and Religion, vol. I, Leiden, Brill.

Intervista:

  • McCaffery L. (1993), A Conversation with David Foster Wallace, “Review of Contemporary Fiction”, 13, pp. 127-50, www.dalkeyarchive.com/book/?fa= customcontent&GCOI=15647100621780&extrasfile=A09F8296-B0D0-B086-B6A350F4F59FD1F7.html, ultimo accesso: 25 gennaio 2023. 

Manoscritto o dattiloscritto:

  • Chaucer G. (1400-1410), The Canterbury Tales, MS Harley 7334, London, British Library.