Valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici in C.A. progettati per soli carichi verticali mediante una procedura semplificata

Autori

  • B. Calderoni
  • A. Sandoli
  • L. Migliaccio

Abstract

Il susseguirsi di eventi sismici negli ultimi decenni ha comportato un aggiornamento continuo della zonizzazione
sismica del territorio Nazionale, che è stato infine classificato interamente sismico con l’entrata
in vigore delle NTC08.
D’altra parte la gran parte degli edifici esistenti (costruiti negli anni ‘60 e ’70) al momento della progettazione
ricadevano in aree non classificate sismiche o comunque a sismicità medio/bassa. Pertanto la valutazione
della vulnerabilità sismica di edifici in c.a., concepiti per sopportare solo i carichi verticali (GLD), è diventata
una problematica molto attuale anche e soprattutto nella gestione dell’emergenza e delle situazioni post-sisma.
Molto spesso però non è possibile condurre valutazioni approfondite sulla capacità sismica di tali edifici,
soprattutto in relazione alla tempistica connessa alla necessità di programmazione di erogazione dei fondi
per le ricostruzioni. Ad esempio con l’Ordinanza n. 86 del 6/12/2012 del Presidente della regione
Emilia Romagna, viene richiesta la determinazione del “fattore di accelerazione” utile poi alla definizione
del livello operativo (E1, E2, o E3) della struttura da effettuarsi anche con valutazioni approssimate.
Nella presente memoria viene quindi proposta una metodologia semplificata, di carattere sufficientemente
generale, per la valutazione speditiva della capacità sismica di edifici esistenti in c.a. utile soprattutto quando
è indispensabile ottenere risposte abbastanza affidabili in tempi ridotti. Il metodo viene spiegato partendo
della sue posizioni di base fino alla validazione mediante analisi numeriche non lineari più sofisticate.
Nella memoria proposta si fa riferimento ad un caso reale di un fabbricato esistente situato a Mirandola
(Modena), progettato (per soli carichi verticali) intorno agli anni ’60, che è rimasto anche in parte
danneggiato a seguito del sisma di maggio 2012. Questo edificio rispecchia una tipologia strutturale
molto diffusa sul territorio Nazionale, che può essere considerato come specifica delle costruzioni dal
dopoguerra fino alla fine degli anni ’80.

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