Un’antropologia della violenza strutturale
DOI:
https://doi.org/10.14672/ada2006145%25pAbstract
L’etnograficamente visibile, Haiti centrale, settembre 2000. La maggior parte degli ospedali della regione sono vuoti. Questo non dipende certo dalla mancanza di patologie curabili, quanto dal fatto che i pazienti non hanno soldi per pagarsi le cure loro necessarie. Un ospedale – situato in un insediamento di sfollati a circa otto chilometri da una diga idroelettrica che anni fa inondò una fertile valle – è invece affollatissimo. I farmaci e gli esami di laboratorio sono gratuiti. Ogni letto è occupato e il cortile antistante la clinica è letteralmente invaso da pazienti che attendono di essere visitati.##submission.downloads##
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